“Le ricerche degli anni ’60 comportavano rigore geometrico e maggiore era il perfezionismo tecnico, migliore il risultato dell’indagine.
Ma io ho sempre avuto una doppia natura: intuita una regola per estrinsecare una ricerca, subito dopo la destituivo per vedere cosa succedeva al di là.
Cioè codificata una programmazione, cercavo come dato insostituibile l’imponderabile: ciò che sfuggendo alle regole desse una dimensione all’operare oltre una determinazione precostituita”
Dadamaino, Edoarda Emilia Maino
Milano, 1930 – Milano, 2004